Nativity in London

Nativity in London

Il 10 ottobre 2014 è nata in Londra una nuova stella. Ma andiamo per ordine: qualche tempo fa arriva agli ex “espatriati” una email da parte dell’ottimo Gabriele Albarosa (84/87) con l’invito a partecipare a una pizza a Covent Garden in quel di Londra in occasione del passaggio in cittá dell’ex allievo, Ambasciatore delle Nazioni Unite nonché ex allievo del 73/76, Sergio Piazzi, che vive da anni tra Ginevra e Malta. In una decina rispondiamo all’appello.

Ci vediamo alle 7 pm a Covent Garden con Gabriele, Alexander il primogenito di casa Albarosa, e a noi si aggiunge presto Stefano Martiniani ex della Teulié (sic) (05/08) con la compagna. Ecco io ho sempre avuto un forte pregiudizio verso gli ex delle altre scuole militari per vari motivi ma Stefano, Ninni Parriniello (Teulié 04/07) e Raffaelle Flacco, ex Morosini, mi hanno davvero fatto ricredere. Qualcuno ha detto che solo gli imbecilli, alla prova dei loro errori, non cambiano idea, ecco almeno mi consolo con questo.

Arriviamo alla pizzeria Rossopomodoro: dal casino del vociare dei clienti e del frullare di camerieri e cameriere fra un tavolo e l’altro sembra proprio di stare a Napoli. È un buon inizio, qui ci attendono Sergio Piazzi, Stefano Capriglione 83/86 arrivato in Fiat 500, Filiberto d’Aniello (96/99) e Vincenzo Selvaggio (98/01).

Arriva come un tornado l’Ingegnere Alchemico Esoterico nonché scrittore nunziatellico Renato Benintendi (73/76) che non vedevo da 10 anni. Renato, che prima per vari motivi e diversi impegni non aveva potuto partecipare, arriva questa volta al gran completo con tutta la famiglia, non solo si aggiungerano poi altri amici napoletani loro malgrado trascinati in questa nunziatellica serata.

L’atmosfera comincia ad essere quella giusta: prendiamo posto in una tavolata da oltre 20 persone, man mano arrivano Davide Collini (95/98) Alessandro Forte (00/03) e Antonio Meli (99/02).

Comincia la libagione e con essa una conversazione da subito colorita da anneddoti nunziatellici ed eccoci tutti nuovamente trasportati nella Mensa Allievi: Sergio e Renato mi pare quasi di vederli in divisa da allievi mentre ci raccontano delle loro avventure nunziatelliche: le chiavi, le incursioni, i famigli e tutto quell’universo che tutti noi conosciamo e che non finisce mai di incantarci.

Ecco qui devo far cadere un’altra riserva: non vi nascondo che temevo che la Sezione Estero fosse un’altra inutile propaggine di una organizzazione spesso sterile: immaginavo che Piazzi fosse tutto sommato molto simile a tanti ex che vivono l’exallievinunziatellitudine come una sorta di circolo del golf, dove compiacersi della loro posizione ed essere incensati dal solito gruppetto di leccaculo interessati a spuntare una raccomandazione, come tristemente spesso avviene.

Avevo quindi un certo pregiudizio: anche qui mi sono dovuto ricredere, Sergio è un “ragazzo” che trasmette entusiasmo e ha una generositá d’animo e una schiettezza dei modi che dovrebbe essere presa ad esempio da tutti ogni ex. La Sezione Estero sará il sostegno e trampolino verso il mondo per tutti i giovani ex allievi che si lanceranno nell’agone globale cui tutti noi ex più o meno maturi possiamo dare aiuto, sostegno e know how. Un’altra piacevolissima scoperta insomma.

Alla cena si aggiunge anche la bellissima e spigliatissima, insomma tutta issima, nipote di Sergio che studia a Londra: una bella ragazza napoletana, non foss’altro che parla milanese, un po’ come la bambina del filmi Incantesimo Napoletano. Vebbè nessuno è perfetto ma come dice sempre la mia consorte, che è professoressa: there is always room for improving. L’abbiamo fatta sedere a capotavola, e all’altro capo sedeva un’altra magnifica fanciulla: bella e dolce come una principessa Paola Benintendi ha pazientemente attenuato il turboleto fratellino, il piccolo Marco, il quale essendo ancora giovane ha declinato per il monento l’esuberanza benintendiana con l’ipercinesi, insomma uno spasso di bambino di cui seguiremo le gesta!

Io dal mio sedevo tra Ali Albarosa, che ormai a 15 anni dovrebbe iniziare a subire un po’ di cappellonaggio, anche se vi posso assicurare che nelle scuole inglesi certe cose non le mandano certo a dire… anzi, e il Collini ormai in Inghilterra da oltre 15 anni.

Dopocena, finita molto sul tardi per gli standard inglesi. ci disperdiamo con la promessa di rivederci presto: una serata fra amici all’insegna dell’affetto e del piacere di stare insieme, senza fuffa. Roba buona insomma.

Pochi (ma buoni) irriducibili nottambuli continuano ad aggirarsi per Soho alla ricerca di un club all’altezza della serata per concludere in bellezza. Ecco la prossima volta ricordiamoci di organizzare un dopocena, magari quest’onere me lo accollo io: dopo aver attraversato un paio di volte le gay street di Soho giungiamo a un Jazz club che però è troppo figo per noi e quindi terminiamo la nostra passeggiata digestiva in un dance club per la veritá non male anche se l’oscuritá del luogo mi porta alla memoria episodi poco edificanti.

Ragazzi non rimorchiate mai al buio in un locale e sopratutto se avete bevuto un po’: come rispose Winston Churchill alla politica laburista che lo accusò di essere ubriaco incontrandolo molto alticcio in un club: cará signora ebbene io sono ubriaco sì. E lei è davvero brutta e racchia. Però vede a me domani mattina la sbronza sará passata, mentre a lei no. Ecco alcuni di noi, compreso il sottoscritto, hanno imparato questa cosa “the hard way”.

Ecco che nel mezzo del casino di un club della city, tra ragazze ubriache che si dimenano, luci stroboscopiche, flash continui e drinks esotici avviene un’epifania: il momento immortalato dall’immagine qui riprodotta l’atto di nascita della Sezione Estero.

Nativity.

Non vi è bisogno di aggiungere altro se non un grazie a Gabriele per l’eccellente organizzazione, a Sergio per essere davvero quell’inspiring figure di cui c’è davvero bisogno oggi più che mai, e a tutti per aver partecipato con l’entusiamo e il piacere di stare insieme. Qualche stronzetto però ancora ci “snobba” ecco noi continueremo a invitarvi e a invitarvi e sarete sempre i benvenuti…

A presto
Mario Bernardi 95/98
North Wales, United Kingdom

PS – Lista dei presenti

SMN:
Sergio Piazzi 73-76
Renato Benintendi 73-76
Stefano Capriglione 83-86
Gabriele Albarosa 84-87
Mario Bernardi 95-98
Davide Collini 95-98
Filiberto d’Aniello 96-99
Vincenzo Selvaggio 98-01
Alessandro Forte 00-03
Antonio Meli 99-02
TEULIÉ:
Ninni Parrinello 04-07
Stefano Martiniani 05-08
MOROSINI:
Raffaele Flacco 00-03

Quelli che a New York…

Quelli che a New York…

… si incrociano, si fanno una splendida passeggiata in una stupenda giornata di sole, pasteggiano in Central Park con una bella insalata disintossicante prima di riprendere a correre in giro per il mondo! GUARDATE CHE FACCIONE!

Un altro piccolo miracolo della Sezione Estero: Gabriele Albarosa 84-87 (a dx) finalmente incontra Sergio Piazzi 73-76 (a sx). Da alcuni mesi lavoriamo insieme, con altri, per il parto della Sezione Estero, di cui Sergio è il Presidente incaricato (sino a che non saremo sufficientemente organizzati ed aggregati per potere esprimere un voto), ma sino a Venerdì scorso non ci conoscevamo di persona.

Gabriele al termine di una estenuante settimana di attività commerciali (mangiare, bere, bere, mangiare, bere …) per la sua piccola società londinese; Sergio su un altro pianeta, nella Grande Mela da Malta per Consiglio Sicurezza Nazioni Unite, reduce da speeches presidenziali (del Consiglio Italiano e degli Stati Uniti d’America) e incontri con ministri Siriani e Palestinesi. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta! … E peccato per Corrado Manuali 85-88, il nostro punto di riferimento niuiorchese, che proprio in quei giorni… era in viaggio di lavoro in Italia!

Non ci vuole più di uno sguardo per riconoscersi “fratelli” e iniziare a raccontarsi la propria vita – in entrambi i casi, poco dopo la Nunziatella, vissuta in terra straniera. Il mio aneddoto migliore? La pazzia e la gioia di GalaXia. Vince tuttavia a piene mani Sergio, vero e proprio “defensor scholae”, con la sua storia sui tagli ministeriali di un paio d’anni fa.

Eh si, perché l’allora mindif stava seriamente contemplando la chiusura della Nunziatella. Caso volle che pochi giorni dopo, il Presidente Napolitano nato a Pizzofalcone, in visita di Stato in Giordania, si trovasse in udienza dal Re, circondato da rappresentanti del governo Giordano… Prima di accomiatarsi, il Primo Ministro porge un dono per l’Italia: un plico che certifica la Scuola Militare Nunziatella come Patrimonio Storico e culturale degli stati del Mediterraneo.

Ergo: Hic manebimus optime.

Sezione o non sezione, questi aneddoti mostrano come la lontananza fisica non significa che non si possa contribuire alla nostra alma mater.

Arrivederci al prossimo miracolo.


Per chi si è perso qualche puntata per la Sezione Estero:
Lettera agli Ex all’Estero
Istruzioni per l’uso
Atto I

“Back to school”: messaggio per gli Allievi

“Back to school”: messaggio per gli Allievi

Bonjour, les cadets!

Il 24 Ottobre p.v. alle h 15 avrò il piacere di tornare a Scuola, alla Nunziatella, per parlare dell’Unione Europea a voi, i 230 allievi dei corsi attualmente frequentanti.

Sono Ugo Celestino 84-87. Dal 2007 lavoro a Bruxelles, nelle Istituzioni Pubbliche Internazionali della Commissione Europea, nel programma di navigazione satellitare “Galileo”. Mi occupo di politica industriale spaziale e relazioni internazionali. Classico B alla SMN, laureato in Economia Politica alla Bocconi, MBA INSEAD a Fontainebleau (Parigi), prima del 2007 ho maturato esperienze nel settore privato con Ferrero in Ungheria e LEK Consulting in UK. Rientrato in Italia, ho gestito il lancio di eBay nel nostro paese e, successivamente, avviato un’attività imprenditoriale nel settore e-commerce.

A Napoli vi parlerò di come funzionano le Istituzioni Europee, della mia esperienza dentro di esse e delle opportunità colà di studio e lavoro.

È un’iniziativa che si chiama ‘Back to School’ fatta nel contesto della presidenza italiana della UE, per la quale chi lavora per la Commissione/Istituzioni torna nella sua scuola d’origine a divulgare informazioni sull’operato dell’Unione.

Per trarre il massimo da questa iniziativa, invito i più interessati tra voi a preparare in anticipo delle domande. Sarebbe ideale se riusciste a organizzarle in un unico documento che potreste farmi pervenire prima dell’incontro tramite il Capo Ufficio Addestramento e Addetto Stampa della Scuola, Magg. c. Rosario Sannino.

Per i professori, ecco alcune risorse utili: http://europa.eu/teachers-corner/index_it.htm

Non vedo l’ora! …Di tutte le scelte professionali e formative, quella della Nunziatella è stata di gran lunga la più cruciale e fondamentale, quella che ha tracciato ed influenzato le scelte successive: sarà bello per me tornare a respirare l’atmosfera della Scuola per un giorno e mi auguro di potervi trasmettere quell’ottimismo che deriva dalla scelta, – che anche voi, giovanissimi, avete fatto – di prepararsi alla vita costruendo con entusiasmo e sacrificio solide fondamenta.

Ci vediamo in Aula De Sanctis !

UK: University Summer Schools

UK: University Summer Schools

Conoscete le “Summer Schools” delle Università inglesi?
Un gran numero di Università nel Regno Unito offre corsi intensivi per studenti internazionali di livello universitario, in ogni sorta di discipline. I corsi sono tipicamente di 2, 3 o 4 settimane nel periodo metà Luglio – metà Agosto.

Volete qualche spunto?
Un’occhiata a questi siti vi sarà d’aiuto e, forse, d’ispirazione (ce ne sono molti altri!):
Imperial College London
King’s College London
London School of Economics
Cambridge
Oxford
Durham

Come potete vedere dai siti, i costi variano, ma si aggirano tra le 1000 e le 1500 sterline (esclusi vitto e alloggio, che tipicamente richiedono una cifra intorno alle 1000 sterline per 3 settimane).

Per chi non è madrelingua viene richiesto un buon livello di Inglese: tipicamente certificati IELTS e TOEFL conseguiti con una votazione medio-alta.

Perché vi segnalo questi corsi?
Molti ex-Allievi studenti universitari mi chiedono consigli per “venire a lavorare qualche settimana a Londra per imparare l’Inglese”. Io dico sempre loro: l’Inglese non si impara facendo il barman o lavorando come cameriere da McDonald o a un ristorante Italiano. Non lo si impara neppure in piena estate con un groppone di Italiani alla “Scuola d’Inglese” a Londra (tipicamente ottima per migliorare il proprio Spagnolo).

Le Summer Schools offrono corsi universitari a tutti gli effetti: un corso tipicamente della durata di 6 mesi concentrato in 3 settimane, con lezioni intensive, seminari e pieno uso delle risorse dell’istituzione accademica ospitante (con esame alla fine). E’ una “full-immersion” in un ambiente internazionale che offre un’esperienza di grandissimo valore (spesso con crediti accademici rilevanti) per i fortunati e i volenterosi.

Volenterosi perché (udite, udite), l’Inglese non lo imparate in 3 settimane con uscite in discoteca e sbronze al pub!

Per accedere a questo tipo di opportunità, invece, è necessario darsi da fare mesi prima, dall’Italia, per prepararsi e conseguire ottimi risultati agli esami di lingua (TOEFL, Cambridge o IELTS). Questo è il pre-requisito per l’accesso: il resto è facile.

È anche un modo intelligente per assorbire appieno un’esperienza intensa che aprirà gli occhi e le menti in un contesto vario, stimolante e globale. È un trampolino di lancio concreto per chi volesse completare o effettuare parte del proprio corso di studi in istituzioni accademiche internazionali con corsi in lingua Inglese.

Per questo scrivo il post adesso, alla fine dell’estate: perché chi vuole cimentarsi si documenti e si prepari per tempo per l’estate prossima.

GOOD LUCK BOYS AND GIRLS!

Una poesia per galaXia

Una poesia per galaXia

Francesco di Castri 84-87 ha inviato alla redazione del blog questa poesia nel giorno di GalaXia Delta II:

<< GalaXia

Solo l’allievo torna dal diporto
Arranca un po’ sul “Monte del Signore”
La speme sua (però nessun sia morto!)

Che non sia piú al suo posto quell’orrore.
Crollate oppur distrutte dal calore
Quando l’angolo gira a fiato corto

Spera che Scuola e Chiesa viciniore
Sparite sian e prega così assorto.
Ma quando s’apre l’uscio della Scuola

E appare alla sua vista il vecchio “Masso”
Vola sullo Scalone e, il cuore in gola
Arriva in camerata in un sol lasso

Lieto di riabbracciare i suoi fratelli
Coi quali insieme fa cadenza e passo.
Così passano gli anni, e le memorie

Passano pure lor dal tempo obliate
Ognuno sulle spalle ha tante storie
Lo noti dalle tempie ormai imbiancate.

Lo stress, la frenesia che porta scorie,
Lavoro, impegni, figli e altre menate
Fanno viver la vita senza glorie

Così passano i mesi e pur le annate.
Ma basta un cenno, un fischio, ‘na chiamata
“chi può si prenda pure la licenza”

Quest’anno sono trenta dall’entrata
A Londra aumenta presto l’affluenza
Spiegate a lor cos’è per noi la Scuola

In una sol parola :”APPARTENENZA”!
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