Amba Alagi Aprile 1941

Amba Alagi Aprile 1941

Foto e riflessioni di Annunziato Seminara 60-64:

<< Caro GiusepPeppino, Cari Viri Probabilmente Improbi e/o Improbabili (questo sì.....): 5 - 6 giorni fa, in un negozio-garage di cianfrusaglie, ho scovato la foto che vi invio, vendutami a pochi euri (€ 8,00) rispetto a somme superiori più del doppio (€ 20,00) per cose insignificanti e aventi solo una data vicina a quella di questa foto. Ho visto subito cosa trattava e chi riportava, ho notato la data, scritta di pugno, senza il numero dell'anno dell'Impero per segnare un giorno proprio della difesa dell'Impero. L'ho estratta velocissimamente dal gruppo per non lasciarmela scappare. Seguiranno le mie riflessioni, non solo per me, ma per tutti noi, Annunziato >>

Riflessioni:

E’ significativo come questa foto provenga da un un posto che dovrebbe essere quello che la cronaca storica ha già scritto sulla “grotta” da dove il Nostro Amedeo uscì il 19 maggio 1941, 2 giorni dopo la resa, in uniforme regolare e non con sahariana, insieme agli Ufficiali del Suo Comando per incontrare gli Inglesi e formalizzare le modalità dell’atto di consegna delle armi.

La foto, a mio avviso inedita, fissa nel tempo e rinvia alla Nostra Storia,
a testimonianza per la Storia non solo d’Italia ma a quella del’ Uomo Universale,
la dignità di un “Capo”, l’intensità di attimi “non fuggenti” della compostezza di Uomini
che conoscono e attendono sereni gli ultimi giorni del “fare il dovere sul campo militare” conoscendo quello che sarà il “Dovere dell’Uomo” sul “Campo del’ Onore”.
Quando il gesto in quel “luogo”, parola che gli architetti esaltano come spazio di memoria e di esclusività, dalle semplici casse di imballaggio che diventano sedili e tavolo di rancio, all’arma pronta all’uso (fucile ’91 ?), alla compostezza dei gesti e di quei pensieri che si leggono dai loro stessi visi, la enormità della figura del COMANDANTE che emerge nella naturalezza del gesto, uno fra i Suoi e, consentitemi, “sinistro”, cioè “mancino”, chicca della cronaca, e poi altre sensazioni che fanno impallidire altre figure, cioè figuri, che tante volte ci vengono propinati dalla Storia del Mondo.
Anche e, nel nostro micro-macro mondo, oggi nella nostra Storia, spesso oltraggiata da manipolazioni, millanterie e mistificazioni.
La fierezza del Nostro ALAMARO REALE DI REGALE ALTEZZA sia monito ed esempio ai numerosi assenti del dovere e dell’ onestà.
Conserverò questa immagine come reliquia, in casa, parte integrante del mio “luogo” di affetti e di valori.