Festa FF.AA. ambasciata Londra: un invito speciale

Festa FF.AA. ambasciata Londra: un invito speciale

Reduce da uno dei più lunghi e piacevoli pranzi “di lavoro” degli ultimi anni (sulla cocuzza del Grande Cocomero “the Gherkin” londinese visibile nella foto) sono felice di comunicare un bell’annuncio per gli ex-Allievi di tutte le SM in UK.

Passo indietro.

Il pranzo era con il nostro addetto Militare a Londra, Col. paracadutista Stefano Mannino, per approfondire temi di collaborazione relativi a ex Esteri UK in particolare e potenziali iniziative di più ampio respiro in generale.

Ho avuto il piacere di conoscere il Colonnello Mannino (a sx nella foto) in occasione di GalaXia: l’estate scorsa si prodigò per farci avere tempestivamente l’autorizzazione dall’Ambasciata d’Italia per indossare la divisa di gala militare.

Talvolta si incontrano persone con cui è evidente sin dall’inizio che “si può costruire insieme”, perché c’è entusiasmo, volontà di inventare e di fare. Stefano è una di queste e a breve spero di potere comunicare notizie importanti su un’iniziativa per la quale si è speso in maniera splendida: risentirete parlare di lui!

Tornando al dunque: sapete che la prima settimana di Novembre cade la festa delle FF.AA. Per celebrare, Mercoledì 5 Novembre l’Ambasciatore terrà un ricevimento all’Ambasciata d’Italia dalle 18:30 alle 20:30.


Per gentile interessamento del Colonnello, TUTTI gli ex-Allievi di TUTTE le Scuole Militari che hanno piacere a partecipare e che segnaleranno il loro nominativo al sottoscritto entro Domenica 19 c.m. riceveranno un invito.
Sarà una bella occasione di incontro e per essere orgogliosi della nostra un po’ malata, ma sempre splendida Patria.


W L’ITALIA!

Nativity in London

Nativity in London

Il 10 ottobre 2014 è nata in Londra una nuova stella. Ma andiamo per ordine: qualche tempo fa arriva agli ex “espatriati” una email da parte dell’ottimo Gabriele Albarosa (84/87) con l’invito a partecipare a una pizza a Covent Garden in quel di Londra in occasione del passaggio in cittá dell’ex allievo, Ambasciatore delle Nazioni Unite nonché ex allievo del 73/76, Sergio Piazzi, che vive da anni tra Ginevra e Malta. In una decina rispondiamo all’appello.

Ci vediamo alle 7 pm a Covent Garden con Gabriele, Alexander il primogenito di casa Albarosa, e a noi si aggiunge presto Stefano Martiniani ex della Teulié (sic) (05/08) con la compagna. Ecco io ho sempre avuto un forte pregiudizio verso gli ex delle altre scuole militari per vari motivi ma Stefano, Ninni Parriniello (Teulié 04/07) e Raffaelle Flacco, ex Morosini, mi hanno davvero fatto ricredere. Qualcuno ha detto che solo gli imbecilli, alla prova dei loro errori, non cambiano idea, ecco almeno mi consolo con questo.

Arriviamo alla pizzeria Rossopomodoro: dal casino del vociare dei clienti e del frullare di camerieri e cameriere fra un tavolo e l’altro sembra proprio di stare a Napoli. È un buon inizio, qui ci attendono Sergio Piazzi, Stefano Capriglione 83/86 arrivato in Fiat 500, Filiberto d’Aniello (96/99) e Vincenzo Selvaggio (98/01).

Arriva come un tornado l’Ingegnere Alchemico Esoterico nonché scrittore nunziatellico Renato Benintendi (73/76) che non vedevo da 10 anni. Renato, che prima per vari motivi e diversi impegni non aveva potuto partecipare, arriva questa volta al gran completo con tutta la famiglia, non solo si aggiungerano poi altri amici napoletani loro malgrado trascinati in questa nunziatellica serata.

L’atmosfera comincia ad essere quella giusta: prendiamo posto in una tavolata da oltre 20 persone, man mano arrivano Davide Collini (95/98) Alessandro Forte (00/03) e Antonio Meli (99/02).

Comincia la libagione e con essa una conversazione da subito colorita da anneddoti nunziatellici ed eccoci tutti nuovamente trasportati nella Mensa Allievi: Sergio e Renato mi pare quasi di vederli in divisa da allievi mentre ci raccontano delle loro avventure nunziatelliche: le chiavi, le incursioni, i famigli e tutto quell’universo che tutti noi conosciamo e che non finisce mai di incantarci.

Ecco qui devo far cadere un’altra riserva: non vi nascondo che temevo che la Sezione Estero fosse un’altra inutile propaggine di una organizzazione spesso sterile: immaginavo che Piazzi fosse tutto sommato molto simile a tanti ex che vivono l’exallievinunziatellitudine come una sorta di circolo del golf, dove compiacersi della loro posizione ed essere incensati dal solito gruppetto di leccaculo interessati a spuntare una raccomandazione, come tristemente spesso avviene.

Avevo quindi un certo pregiudizio: anche qui mi sono dovuto ricredere, Sergio è un “ragazzo” che trasmette entusiasmo e ha una generositá d’animo e una schiettezza dei modi che dovrebbe essere presa ad esempio da tutti ogni ex. La Sezione Estero sará il sostegno e trampolino verso il mondo per tutti i giovani ex allievi che si lanceranno nell’agone globale cui tutti noi ex più o meno maturi possiamo dare aiuto, sostegno e know how. Un’altra piacevolissima scoperta insomma.

Alla cena si aggiunge anche la bellissima e spigliatissima, insomma tutta issima, nipote di Sergio che studia a Londra: una bella ragazza napoletana, non foss’altro che parla milanese, un po’ come la bambina del filmi Incantesimo Napoletano. Vebbè nessuno è perfetto ma come dice sempre la mia consorte, che è professoressa: there is always room for improving. L’abbiamo fatta sedere a capotavola, e all’altro capo sedeva un’altra magnifica fanciulla: bella e dolce come una principessa Paola Benintendi ha pazientemente attenuato il turboleto fratellino, il piccolo Marco, il quale essendo ancora giovane ha declinato per il monento l’esuberanza benintendiana con l’ipercinesi, insomma uno spasso di bambino di cui seguiremo le gesta!

Io dal mio sedevo tra Ali Albarosa, che ormai a 15 anni dovrebbe iniziare a subire un po’ di cappellonaggio, anche se vi posso assicurare che nelle scuole inglesi certe cose non le mandano certo a dire… anzi, e il Collini ormai in Inghilterra da oltre 15 anni.

Dopocena, finita molto sul tardi per gli standard inglesi. ci disperdiamo con la promessa di rivederci presto: una serata fra amici all’insegna dell’affetto e del piacere di stare insieme, senza fuffa. Roba buona insomma.

Pochi (ma buoni) irriducibili nottambuli continuano ad aggirarsi per Soho alla ricerca di un club all’altezza della serata per concludere in bellezza. Ecco la prossima volta ricordiamoci di organizzare un dopocena, magari quest’onere me lo accollo io: dopo aver attraversato un paio di volte le gay street di Soho giungiamo a un Jazz club che però è troppo figo per noi e quindi terminiamo la nostra passeggiata digestiva in un dance club per la veritá non male anche se l’oscuritá del luogo mi porta alla memoria episodi poco edificanti.

Ragazzi non rimorchiate mai al buio in un locale e sopratutto se avete bevuto un po’: come rispose Winston Churchill alla politica laburista che lo accusò di essere ubriaco incontrandolo molto alticcio in un club: cará signora ebbene io sono ubriaco sì. E lei è davvero brutta e racchia. Però vede a me domani mattina la sbronza sará passata, mentre a lei no. Ecco alcuni di noi, compreso il sottoscritto, hanno imparato questa cosa “the hard way”.

Ecco che nel mezzo del casino di un club della city, tra ragazze ubriache che si dimenano, luci stroboscopiche, flash continui e drinks esotici avviene un’epifania: il momento immortalato dall’immagine qui riprodotta l’atto di nascita della Sezione Estero.

Nativity.

Non vi è bisogno di aggiungere altro se non un grazie a Gabriele per l’eccellente organizzazione, a Sergio per essere davvero quell’inspiring figure di cui c’è davvero bisogno oggi più che mai, e a tutti per aver partecipato con l’entusiamo e il piacere di stare insieme. Qualche stronzetto però ancora ci “snobba” ecco noi continueremo a invitarvi e a invitarvi e sarete sempre i benvenuti…

A presto
Mario Bernardi 95/98
North Wales, United Kingdom

PS – Lista dei presenti

SMN:
Sergio Piazzi 73-76
Renato Benintendi 73-76
Stefano Capriglione 83-86
Gabriele Albarosa 84-87
Mario Bernardi 95-98
Davide Collini 95-98
Filiberto d’Aniello 96-99
Vincenzo Selvaggio 98-01
Alessandro Forte 00-03
Antonio Meli 99-02
TEULIÉ:
Ninni Parrinello 04-07
Stefano Martiniani 05-08
MOROSINI:
Raffaele Flacco 00-03

Galasnost: i conti di GalaXia Delta II

Galasnost: i conti di GalaXia Delta II

Per trasparenza, ringraziando ancora tutti i partecipanti, gli sponsor, gli organizzatori.

* Contributi in denaro:
SPONSOR
Famiglie Albarosa (Gabriele 84-87, Umberto 81-84, Stefano 83-86), con il supporto di www.krescendo.com
Famiglia D’Orta (Francesco 84-87)
Famiglia Peluso (Davide 84-87)
Famiglia Solis (Umberto 84-87)
Famiglia Di Maio (Marcello 84-87)
Famiglia Celestino (Ugo 84-87)
Studio Rozzi (Giuseppe 84-87)
Famiglia Marra de Scisciolo (Antonio 53-56)
RINUNCIA BIGLIETTI PAGATI
Antonio Squillante 84-87
Dario Capodici 02-05T
Gianni d’Orsi 74-78
Flavio Carbone 84-87
Sebastian Roberti 04-07
Daniele Di Quattro 04-07
Renato Puglisi 04-07
Luca Buoninconti 04-07

** Contributi in prodotti o servizi:
Vini (42 bottiglie Prosecco, 40 bianco, 36 rose): Patrizio Scalabrino 84-87, con il supporto del produttore Franco Piona
Liquori (12 bottiglie Limoncello Petrone): Raffaele Petrone 95-98
Sconto Alberghi fino al 20%: Fabrizio Giulio 84-87, con il supporto di www.expedia.it
Stampa 120 brochure galaXia: Sergio Civita 53-56
Disegno galaXia Cutty Sark: Ennio Naso 89-92
Logo galaXia Delta II: Stefano Dubay 95-98
Busti spartani dipinti a mano per il 30ennale: Adriano Sbordone 84-87
Materiale video: Claudio Verde 84-87
Raccolta immagini sezione estero: Cono Giardullo 02-05

Comitato organizzatore:
Stefano Schiazza, Gaetano Riccio 04-07
Mario Russo 02-05
Carlo Volpe 94-97
Vincenzo Selvaggio 98-01
Silverio Di Girolamo, Marcello di Maio, Francesco Norante, Gabriele Albarosa 84-87

#galatticamentestellari

#galatticamentestellari

Riflessioni (semiserie) post Galaxia. Di Marco Cucurachi 84-87.

E’ stato bello, molto bello, dall’inizio alla fine, dalla nascita dell’idea alla concreta realizzazione.

Geniale l’intuizione di festeggiare il trentennale d’ingresso alla Nunziatella a Londra alla longitudine zero, presagio di un rinnovamento desiderato ed auspicato; fantastica la location, in questo veliero che ha affrontato mari in tempesta e avversita’ varie; eccezionale la partecipazione degli ex allievi ma soprattutto delle famiglie, delle mogli e dei figli, quasi in naturale continuazione con la nostra vissuta adolescenza; commovente la festa in se’, dal Pompa all’Addio, passando per la Disco, ballata come la ballavanmo trent’anni fa; ottima la cena, dal buffet (affrontato con l’ansia trasmessaci dai nostri istruttori ed ufficiali dell’epoca che ci imponevano di non sotare a lungo dinanzi al tavolo) alle pietanze delicatissime servite ai tavoli dal personale educato e professionale; superlativo lo zoccolo duro organizzativo, che a parte i dovuti e meritati onori, si e’ sobbarcato notevoli oneri; perfette le visite alla Citta’, effettuate a gruppi sparsi, culminate con incontri serali conviviali.

Rimarra’ tutto scritto nella nostra mente, i nostri ricordi si sono arricchiti di eventi straordinari, irripetibili, “ad imperitura memoria”.

Non potro’ mai dimenticare nulla di cio’ che abbiamo realizzato, ciascuno con la sua presenza e con la presenza di chi non ha potuto partecipare, ma la cosa piu’ GALATTICA in assoluto sono stati i cross effettuati dal Maestro Forlani, dotato di un sinistro morbido e vellutato, sul prato di Blackheath e, perdonatemi, l’azione che ha condotto la nostra squadra di calcio al pareggio: Giulio verticalizza sulla fascia per Cucurachi, che evita un paio di avversari (giovani, anzi giovanissimi) e la mette al centro forte e tesa per l’incornata ad incrociare di Cedola, che spiazza l’incolpevole ed inerme Celestino.

Affrontero’ il futuro con la consapevolezza di essere stato parte di un gruppo stellare. #galatticamentestellari

Festa Galaxia ‘Delta Due’ – riflessione

Festa Galaxia ‘Delta Due’ – riflessione

(Per chi non conoscesse l’origine del nome, poiché festeggiamo i corsi entrati nell’anno ‘4’, delta è la quarta lettera greca. ‘Due’ perchè è il secondo Galaxia che organizziamo dopo quello del 2004 al Palazzo Reale di Napoli)

Londra, a Greenwich del meridiano zero (simbolo geografico della supremazia britannica) abbiamo celebrato la festa ex allievi per 10-20-30-40ennale, a pochi metri da quella che era l’accademia navale dell’impero.

Quando meno di un anno fa fu lanciata l’idea al nostro mini-raduno di Polla (SA) in casa Ritorto, fui inizialmente tiepido e sono rimasto sotto sotto scettico fino quasi al giorno della festa. Come si potevano celebrare la Nunziatella, i suoi corsi 74-77, 84-87, 94-97, 04-07 con un galà in un vascello inglese, a migliaia di km da Napoli e dalla nostra Alma Mater? Un’idea bizarra, un capriccio, quasi un sacrilegio da parte di ex allievi transfughi oltreconfine o disaffezionati al suolo patrio. Oppure solo una pragmatica esigenza di appoggiarsi sull’organizzazione made-by-Albarosa, mancando alternativa affidabile a Napoli.

Invece la sera alla festa ed il giorno dopo mi è diventato tutto chiaro, si incastra tutto. Mi ero sbagliato, è stata una grande idea fare il Galaxia là, e le motivazioni ideali che vi ho ritrovato mi sembrano più forti anche della stessa necessità di garantire la riuscita materiale dell’evento. Nè Gabriele, nè altri me ne hanno parlato, forse sono solo elucubrazioni frutto dell’alto tasso alcolemico post-festa…ditemi che ne pensate.

1) In primis, Londra e l’Inghilterra sono l’esempio migliore al mondo del saper coniugare tradizione e modernità, passato e futuro, dell’alimentare il proprio progresso con salde radici. Un modello, un messaggio: per chi tra noi ex allievi è impaludato in riti che non danno linfa a nuove cose. O per altri che accecati dalla modernità, dimenticano.

2) Fare la festa in una nave ferma: simboleggia un potenziale inespresso, oppure la fine di un viaggio e di un’avventura. A noi scegliere…

3) Fare la festa in una nave mercantile non militare. Un memento,: il business, il successo commerciale, la pecunia sono una stampella importante per sostenere le Istituzioni umane (incluse le scuole e quelle militari).

4) Andare alla porta accanto, quasi all’ombra del Royal Naval College. Una scuola militare terza, non Milano, non Napoli. Per ricordarci che non hanno senso contrapposizioni e rivalità.

5) Passare dal Palazzo Reale, dal golfo di Napoli a luoghi acquatici – l’acqua marrone del Tamigi – oggettivamente molto meno attraenti. Una lezione da tenere a mente: non bastano i doni della natura, serve impegno e sudore, così pure se parti svantaggiato puoi fare meglio, molto meglio, di chi è nato con naturale bellezza, o ricchezza.

6) Organizzare la festa da soli, senza nessun appoggio di amministrazioni o soldi pubblici, senza l’aiuto di questo o quel politico e funzionario. Altra lezione: possiamo non essere sudditi.

7) Dulcis in fundo, superare difficoltà logistiche e finanziarie di una scala enorme rispetto a giocare in casa. Un incoraggiamento: nihil difficile volenti. Nihil Albarosae et comitibus.

Dopo tutte queste riflessioni, alla domanda “ma dovevamo davvero venire fino a Londra per fare una festa?” possiamo rispondere in due modi diversi. In modo pessimistico pensando tristemente che la decadenza italica (e partenopea in particolare) ha preso una tal piega irreversibile che ormai non emigrano solo più neolaureati in cerca di futuro, ma anche tradizioni ed istituzioni orfane del passato. Un passato ignorato da chi dovrebbe preservarlo e valorizzarlo.

Possiamo altrimenti pensare in positivo ed ispirarci, prendere spunto dalla formidabile terra britannica che ci ha messo a disposizione un monumento navale per la nostra festa e riflettere su come fare qualcosa per invertire quel nostro declino. Riflettere su come rilanciare la Scuola. Riflettere su come migliorare il nostro stare insieme come ex allievi. Riflettere su come ottemperare sempre alla promessa di servire la Patria col cuore. Riflettere se e come andare a far capire ad Autorità locali/Stato Maggiore Esercito ed Ispettorato Scuole che esiste un patrimonio non messo a frutto di energie, sentimenti, passione (e potenziali clienti paganti) tra gli ex allievi sparsi in Italia e nel mondo. Fargli capire che insieme possiamo consolidare il Galaxia come evento ricorrente che dia lustro alle scuole militari e benefici al territorio che le ospita, farlo diventare la festa dei corsi che si ritrovano e che rinnovano i voti di servizio alla Patria presi a 18 anni.

I nostri interlocutori potrebbero non capire ma noi abbiamo il dovere di provarci. Fare appunto come qualcuno ha scritto sul Galaxia Delta Due: venire alla longitudine zero di Greenwich per ripartire.