Nel 1837, il 20 giugno, saliva al trono la Regina Vittoria, che avrebbe dato il nome a un’epoca.
Nello stesso anno, per offrire agli ufficiali che desideravano iscriversi a un circolo di pari questa possibilità e risultando quelli esistenti già pieni o quasi, si decise di creare un nuovo circolo dell’Esercito, nel luogo che allora ospitava, e ospita ancora in parte, il fiore della vita culturale e sociale del mondo.
Era appunto il 1837, e come direbbe Renato Benintendi “Noi c’eravamo già”, allora Pisacane era un giovane ufficiale borbonico e Guglielmo Pepe era in esilio a Parigi, e lungo Pall Mall avevano sede la Royal Academy e la National Gallery, oltre a numerosi club e tra cui il celebre Athenaeum: proprio di fronte al celebre edificio che reca un fregio con la copia del fregio del Partenone (proprio allora giunti a Londra per opera di Lord Elgin), sorge l’Army & Navy club.
Infatti il celebre Duca di Wellington insistette affinché il club fosse aperto anche ai membri della gloriosa Marina Inglese.
Fu frequentato tra gli altri dal Generale Sir Edward Barnes, che aveva combattuto a Waterloo e fu primo president del circolo, l’Ammiraglio Sir Philip Durham, il comandate della HMS Defiance alla battaglia di Trafalgar.
Ma il nome con cui esso è conosciuto si deve non a coloro che lo hanno apprezzato nel corso degli ultimi 175 anni: poco dopo la sua apertura in fatti il capitano William (Billy) Higginson Duff visitando il club disse che era simile a una bisca allora in voga chiamata “The Rag and Famish” che potremmo tradurre come “Lo straccio e il morto di fame” o in Napoletano “A mappina e ‘o muort e famme”.
Billy voleva risultare offensivo, comparando il circolo a una casa da gioco malfamata, e invece “The Rag” divenne il nome con cui ancora oggi è conosciuto.
E’ qui lungo Pall Mall che il genio di Sir Conan Doyle, il padre di Sherlok Holmes, ha posto il suo immaginario Diogenes Club, ispirandosi al filosofo cinico, vale la pena una digressione per leggere il gustoso profilo del club e del suo associato.
“There are many men in London, you know, who, some from shyness, some from misanthropy, have no wish for the company of their fellows. Yet they are not averse to comfortable chairs and the latest periodicals. It is for the convenience of these that the Diogenes Club was started, and it now contains the most unsociable and unclubable men in town. No member is permitted to take the least notice of any other one. Save in the Stranger’s Room, no talking is, under any circumstances, allowed, and three offences, if brought to the notice of the committee, render the talker liable to expulsion. My brother was one of the founders, and I have myself found it a very soothing atmosphere.”
Che forse questo sia di ispirazione a quanti fra noi, e sono tanti, hanno delle difficoltà ad accettare i nostri ripetuti inviti… venite che c’è un posto adatto anche a voi! Ma veniamo alla nostra serata.
Sono le 19:30 circa del 12 Dicembre e io Mario Bernardi SMN 95-98 e Gabriele Albarosa SMN 84-87 arriviamo col trenino da Greenwich a Charing Cross: appena svoltate un paio di strade arriviamo a Pall Mall che è un piacere per gli occhi e per lo spirito.
Giungiamo al Club e abbiamo qualche difficoltà nel trovare la cloakroom: un energumeno all’entrata ci dice “in fondo a destra trovate la cloackroom, che è dove si appendono gli abiti” Io e Gabriele ci guardiamo un po’ stupiti: eccerto che sappiamo cos’è la cloakroom. E invece no, non la riusciamo a trovare e manco lo staff sa dove e ritorniamo in portineria, e qui ci spiegano che il guardaroba è nel bagno. Perché Cloakroom in effetti era il bagno, o meglio il gabinetto…. Vedi che è importate conoscere il passato, soprattutto quando si entra nella Storia.
La nostra sala è al primo piano, sono le 19:40 e ci colleghiamo via Skype, grazie a Valerio Cestrone con Napoli e con Herat! Ci salutano da Napoli in primis il Presidente Aldo Carriola 66-70 e Antonio Schiattarella 04-07, e da Herat Giancarlo Sciascia 83-86.
Ma si avvicinano le 20:00 (ora di Greenwich) e arrivano in ordine sparso Umberto Belloni 98-01 Teulié, Dario Capodici Teuliè 04-07 in libera uscita da Hong Kong, Raffaele Flacco 93-96 Morosini, Maria Giovanna D’Orsi figlia di Gianni d’Orsi 74-78 SMN unica eroica donna presente. Fabrizio Giulio 84-87 SMN, Stefano Martiniani 05-08 Teulié, Giuseppe Mascia 97-00 SMN appena giunto anche lui da Hong Kong, Raffaele Origlietti 99-02 Teuliè, Antonino “Ninni” Parrinello o 04-07 Teulié, Vincenzo Selvaggio 98-01 SMN, Lorenzo Siciliano 04-07 Teulié, Canzio Dovigo, a Londra di passaggio da Bucharest, corso 67/71 Scientifico A (roba buona insomma!), Stefano Mannino Addetto Militare a Londra, Col Parà, Francesco Norante 84-87 SMN, Massimo Fedeli 80-83 Morosini, Alessandro Pelliccia 96-99 SMN e Francesco Asaro 03-06 SMN da poco giunti a Londra, e Giuseppe Cirielli 04-07 Teulié, della dinastia dei Cirielli ex allievi.
Dopo un aperitivo molto “fighetto” di finger food accompagnato da un buon prosecco è iniziata la cena seduti: ottimo il tortino di pesce accompagnato con il salmone affumicato (che alle cene di natale non manca mai) e poi un filetto delizioso.
La cena scorre velocemente e arriviamo all’ora dei saluti, due ore e mezza volate via in poco tempo, ci trasferiamo da Quaglino’s un elegante bar a pochi metri dal The Rag.
Il posto è ben frequentato e soprattutto i “ragazzi” si elettrizzano data la presenza di molte signore di bell’aspetto, anche un po’ aggressivo, che qui si chiamano cougar.
Ed è qui che iniziamo su suggerimento di Lorenzo Siciliano a bere dell’ottimo whisky giapponese Yamazaki.
La serata continua ed è proprio nel dopocena che si percepisce (favorito dal whisky?) quello spirito transgenerazionale e anche diciamo inter scuole che ci fa sentire tutti compagni si corso, ma che dico di Classe! (Compresi quelli del Classico!)
Ecco che dopo l’una di notte ci spostiamo al Tiger Tiger, un altro paio di drinks, quattro salti e poi a nanna.
Almeno noi ammogliati perché i ragazzi invece proseguono. Dopotutto a Londra a 25 anni di venerdì sera non puoi andare a letto prima dell’alba.
La serata si conclude gloriosamente, almeno per me e Gabriele, con un sbronza che ci ha stesi per 12 ore.
Il giorno dopo alle 2 pm circa mentre siamo ancora sfasciati Anne, la moglie di Gabriele, ci guarda e dice “ There are things a wife should never have to see”. Solo se avete una moglie inglese potete capire certe cose.
La sera una volta riemerso dai fumi dell’alcool mi rimetto in macchina alla volta di Chester: 390 KM.
Si 390 Km all’andata e altrettanti al ritorno, in effetti ci impiego di meno in aereo ad andare a Roma, eppure lo rifarei oggi stesso: negli anni sono stato a tante cene, pizze, eventi grandi e piccoli.
Questo è stato speciale perché ha tutti gli elementi che una serata fra ex dovrebbe avere: siamo stati a cena in uno dei posti più esclusivi d’Europa, un luogo Istituzionale, Militare e ricco di Storia; abbiamo mangiato bene, abbiamo bevuto ancora meglio e soprattutto ci siamo divertiti come degli adolescenti in Gita.
Ecco a Londra avevamo l’addetto Militare e ci siamo Collegati con Herat, in quel momento NOI eravamo la parte migliore dell’Italia a servizio del Nostro Paese.
E’ questo che la Nunziatella e le Scuole Militari devono essere: un ponte tra il mondo civile e quello militare.
Un grazie ancora a Gabriele che ha dimostrato che è possibile fra sposare le istituzioni con il divertimento, il piacere con il nostro dovere di Italiani all’Estero.
Viva la Nunziatella, Wl’Italia
Buon Natale a tutti.
Mario Bernardi 95/98
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