Per certe cose bisogna lasciare passare un po’ di tempo.
Su GalaXia Delta II abbiamo scritto molto, a suo tempo, in questo blog (vedi tutti i post).
Ora, finalmente, il video dell’evento, per il quale va un caloroso ringraziamento a mia Mamma, Francesca Albarosa, instancabile reporter e madre di tre ex-Allievi (Umberto 81-84, Stefano 83-86 ed io 84-87).
Ho spezzato il video, che ritrae più di un giorno dell’evento, in una serie di estratti:
00:00 – Entrata invitati al Cutty Sark 02:07 – Il Maestro Forlani annuncia il Valzer d’Apertura 05:30 – PRESENTE: commemorazione caduti 197 e 207 07:33 – Preghiera Allievo. Accompagnata da silenzio fuori ordinanza (video originale Mak P 197 Maggio 1987 nel sottofondo) 13:00 – Visita all’interno e sul ponte della splendida nave 15:15 – Cena, il prestigiatore fa trucchi di carte 23:11 – Brindisi 197 – Cappelle ZAK 26:23 – Canto della Pompa 29:38 – La Band comincia la seconda serata con il Pompa Versione Rock! 33:43 – Poesia di Gabriele Albarosa scritta per l’occasione – introdotta da Forlani e recitata dall’autore 37:30 – Canto dell’Addio
… Se leggere queste parole aprirà la porta ai ricordi e a qualche emozione, ascoltate questo:
Il compositore è Neil Luckett, eccezionale maestro di chitarra classica ed elettrica, residente in Londra.
Neil ha risposto con entusiasmo alla richiesta di comporre e incidere una versione per chitarra di una delle canzoni a noi più care, e questo è lo stupendo risultato.
Da questa sera figli e nipoti avranno una ninna-nanna che farà addormentare loro e commuovere chi li mette a letto.
Per chi si vuole cimentare, qui lo spartito completo: Canto del Mak P. È un regalo della Sezione Estero a tutti gli Allievi ed ex-Allievi: ENJOY!
Nel 1837, il 20 giugno, saliva al trono la Regina Vittoria, che avrebbe dato il nome a un’epoca.
Nello stesso anno, per offrire agli ufficiali che desideravano iscriversi a un circolo di pari questa possibilità e risultando quelli esistenti già pieni o quasi, si decise di creare un nuovo circolo dell’Esercito, nel luogo che allora ospitava, e ospita ancora in parte, il fiore della vita culturale e sociale del mondo.
Era appunto il 1837, e come direbbe Renato Benintendi “Noi c’eravamo già”, allora Pisacane era un giovane ufficiale borbonico e Guglielmo Pepe era in esilio a Parigi, e lungo Pall Mall avevano sede la Royal Academy e la National Gallery, oltre a numerosi club e tra cui il celebre Athenaeum: proprio di fronte al celebre edificio che reca un fregio con la copia del fregio del Partenone (proprio allora giunti a Londra per opera di Lord Elgin), sorge l’Army & Navy club.
Infatti il celebre Duca di Wellington insistette affinché il club fosse aperto anche ai membri della gloriosa Marina Inglese.
Fu frequentato tra gli altri dal Generale Sir Edward Barnes, che aveva combattuto a Waterloo e fu primo president del circolo, l’Ammiraglio Sir Philip Durham, il comandate della HMS Defiance alla battaglia di Trafalgar.
Ma il nome con cui esso è conosciuto si deve non a coloro che lo hanno apprezzato nel corso degli ultimi 175 anni: poco dopo la sua apertura in fatti il capitano William (Billy) Higginson Duff visitando il club disse che era simile a una bisca allora in voga chiamata “The Rag and Famish” che potremmo tradurre come “Lo straccio e il morto di fame” o in Napoletano “A mappina e ‘o muort e famme”.
Billy voleva risultare offensivo, comparando il circolo a una casa da gioco malfamata, e invece “The Rag” divenne il nome con cui ancora oggi è conosciuto.
E’ qui lungo Pall Mall che il genio di Sir Conan Doyle, il padre di Sherlok Holmes, ha posto il suo immaginario Diogenes Club, ispirandosi al filosofo cinico, vale la pena una digressione per leggere il gustoso profilo del club e del suo associato.
“There are many men in London, you know, who, some from shyness, some from misanthropy, have no wish for the company of their fellows. Yet they are not averse to comfortable chairs and the latest periodicals. It is for the convenience of these that the Diogenes Club was started, and it now contains the most unsociable and unclubable men in town. No member is permitted to take the least notice of any other one. Save in the Stranger’s Room, no talking is, under any circumstances, allowed, and three offences, if brought to the notice of the committee, render the talker liable to expulsion. My brother was one of the founders, and I have myself found it a very soothing atmosphere.”
Che forse questo sia di ispirazione a quanti fra noi, e sono tanti, hanno delle difficoltà ad accettare i nostri ripetuti inviti… venite che c’è un posto adatto anche a voi! Ma veniamo alla nostra serata.
Sono le 19:30 circa del 12 Dicembre e io Mario Bernardi SMN 95-98 e Gabriele Albarosa SMN 84-87 arriviamo col trenino da Greenwich a Charing Cross: appena svoltate un paio di strade arriviamo a Pall Mall che è un piacere per gli occhi e per lo spirito.
Giungiamo al Club e abbiamo qualche difficoltà nel trovare la cloakroom: un energumeno all’entrata ci dice “in fondo a destra trovate la cloackroom, che è dove si appendono gli abiti” Io e Gabriele ci guardiamo un po’ stupiti: eccerto che sappiamo cos’è la cloakroom. E invece no, non la riusciamo a trovare e manco lo staff sa dove e ritorniamo in portineria, e qui ci spiegano che il guardaroba è nel bagno. Perché Cloakroom in effetti era il bagno, o meglio il gabinetto…. Vedi che è importate conoscere il passato, soprattutto quando si entra nella Storia.
La nostra sala è al primo piano, sono le 19:40 e ci colleghiamo via Skype, grazie a Valerio Cestrone con Napoli e con Herat! Ci salutano da Napoli in primis il Presidente Aldo Carriola 66-70 e Antonio Schiattarella 04-07, e da Herat Giancarlo Sciascia 83-86.
Ma si avvicinano le 20:00 (ora di Greenwich) e arrivano in ordine sparso Umberto Belloni 98-01 Teulié, Dario Capodici Teuliè 04-07 in libera uscita da Hong Kong, Raffaele Flacco 93-96 Morosini, Maria Giovanna D’Orsi figlia di Gianni d’Orsi 74-78 SMN unica eroica donna presente. Fabrizio Giulio 84-87 SMN, Stefano Martiniani 05-08 Teulié, Giuseppe Mascia 97-00 SMN appena giunto anche lui da Hong Kong, Raffaele Origlietti 99-02 Teuliè, Antonino “Ninni” Parrinello o 04-07 Teulié, Vincenzo Selvaggio 98-01 SMN, Lorenzo Siciliano 04-07 Teulié, Canzio Dovigo, a Londra di passaggio da Bucharest, corso 67/71 Scientifico A (roba buona insomma!), Stefano Mannino Addetto Militare a Londra, Col Parà, Francesco Norante 84-87 SMN, Massimo Fedeli 80-83 Morosini, Alessandro Pelliccia 96-99 SMN e Francesco Asaro 03-06 SMN da poco giunti a Londra, e Giuseppe Cirielli 04-07 Teulié, della dinastia dei Cirielli ex allievi.
Dopo un aperitivo molto “fighetto” di finger food accompagnato da un buon prosecco è iniziata la cena seduti: ottimo il tortino di pesce accompagnato con il salmone affumicato (che alle cene di natale non manca mai) e poi un filetto delizioso.
La cena scorre velocemente e arriviamo all’ora dei saluti, due ore e mezza volate via in poco tempo, ci trasferiamo da Quaglino’s un elegante bar a pochi metri dal The Rag.
Il posto è ben frequentato e soprattutto i “ragazzi” si elettrizzano data la presenza di molte signore di bell’aspetto, anche un po’ aggressivo, che qui si chiamano cougar.
Ed è qui che iniziamo su suggerimento di Lorenzo Siciliano a bere dell’ottimo whisky giapponese Yamazaki.
La serata continua ed è proprio nel dopocena che si percepisce (favorito dal whisky?) quello spirito transgenerazionale e anche diciamo inter scuole che ci fa sentire tutti compagni si corso, ma che dico di Classe! (Compresi quelli del Classico!)
Ecco che dopo l’una di notte ci spostiamo al Tiger Tiger, un altro paio di drinks, quattro salti e poi a nanna.
Almeno noi ammogliati perché i ragazzi invece proseguono. Dopotutto a Londra a 25 anni di venerdì sera non puoi andare a letto prima dell’alba.
La serata si conclude gloriosamente, almeno per me e Gabriele, con un sbronza che ci ha stesi per 12 ore.
Il giorno dopo alle 2 pm circa mentre siamo ancora sfasciati Anne, la moglie di Gabriele, ci guarda e dice “ There are things a wife should never have to see”. Solo se avete una moglie inglese potete capire certe cose.
La sera una volta riemerso dai fumi dell’alcool mi rimetto in macchina alla volta di Chester: 390 KM.
Si 390 Km all’andata e altrettanti al ritorno, in effetti ci impiego di meno in aereo ad andare a Roma, eppure lo rifarei oggi stesso: negli anni sono stato a tante cene, pizze, eventi grandi e piccoli.
Questo è stato speciale perché ha tutti gli elementi che una serata fra ex dovrebbe avere: siamo stati a cena in uno dei posti più esclusivi d’Europa, un luogo Istituzionale, Militare e ricco di Storia; abbiamo mangiato bene, abbiamo bevuto ancora meglio e soprattutto ci siamo divertiti come degli adolescenti in Gita.
Ecco a Londra avevamo l’addetto Militare e ci siamo Collegati con Herat, in quel momento NOI eravamo la parte migliore dell’Italia a servizio del Nostro Paese.
E’ questo che la Nunziatella e le Scuole Militari devono essere: un ponte tra il mondo civile e quello militare.
Un grazie ancora a Gabriele che ha dimostrato che è possibile fra sposare le istituzioni con il divertimento, il piacere con il nostro dovere di Italiani all’Estero.
Federico è il figlio di Paolo Piero Franzese 94-97, Ufficiale Pilota corso Zodiaco IV.
Il suo papà era a bordo di uno dei due Tornado che, il 19 agosto 2014, collisero nei cieli di Ascoli Piceno durante una missione di addestramento a bassa quota.
NIENTE potrà colmare l’assenza di questo nostro amico, di un marito così premuroso, e soprattutto di un padre che è, fin da ora, già un eroe per il piccolo Federico.
È POSSIBILE, tuttavia, mostrare vicinanza in modo concreto:
La Fondazione Nunziatella Onlus, in risposta all’iniziativa lanciata dai compagni di corso di Paolo (207), ha messo a disposizione un conto corrente per costituire un fondo, la cui finalità è quella di stipulare un’assicurazione in favore di Federico.
Dettagli per le donazioni (detraibili in quanto la Fondazione è una ONLUS):
Destinatario: Fondazione Nunziatella Onlus
IBAN: IT 65 X 05385 03400 0000 0000 2255
Causale: Fondo Franzese
Chiunque senta vicina questa tragedia potrà dare il suo contributo come se fosse per se stesso, per dare un senso a ciò che nella vita capita senza una spiegazione razionale. Questo piccolo salvadanaio sarà il simbolo di quel ricordo, di quell’immagine che Paolo ha lasciato in ognuno di noi, che Federico non ha ancora, ma che vogliamo contribuire a formare con la forza della nostra iniziativa.
Lo confesso. Sono rientrato in Associazione dopo lunga latitanza.
È un’associazione strana, la nostra: un sodalizio di persone regolato da uno Statuto per soci che vi aderiscono volontariamente. Fin qui tutto normale.
La stranezza è che questa Associazione è (e non può essere altro che) il sotto-insieme di un più grande sodalizio a cui aderiscono naturalmente persone che uno Statuto tutto loro ce l’hanno scritto nel cuore, ed è quello che li fa sentire ex-Allievi della Nunziatella.
A questo “sodalizio naturale” – l’attaccamento al quale tende inevitabilmente a rafforzarsi negli anni – appartengono TUTTI coloro che hanno frequentato la Scuola, eccezion fatta per pochissimi.
In un quarto di secolo di vita in giro per il mondo, durante il quale ho potuto osservare realtà associative e para-associative di istituzioni di altissimo prestigio, non mi sono mai imbattuto in nulla di simile. Anzi, direi nell’opposto.
Altrove, gli alumni rimangono attaccati alla loro alma matergrazie alle prestigiose associazioni, non malgrado esse.
Il sodalizio in linea diretta con Mamma Nunziatella è paradossalmente una sfida continua per la nostra Associazione. Ma è una sfida ad armi impari: 227 anni di mito contro un’organizzazione di volontari che umanamente provando ed errando cercano di fare del loro meglio.
Eppure potrebbe non esserlo. Perché se i volontari fossimo tutti, saremmo Storia che alimenta il Mito, non sovrastata da esso: #smNoi.
L’unione fa la forza: un’Associazione con il massimo dei numeri possibili è più autorevole, rappresentativa, potente di una che esprime una percentuale più bassa dei suoi soci possibili.
Se tanto è l’attaccamento degli ex-Allievi, non sarebbe giusto indirizzarlo verso questo obbiettivo? Ma COME?
Questo significa semplicemente, quando si parla di iniziative di Nunziatella, evitare di impostare i discorsi in termini “altri”: invece di chiedere ma che fa/non fa l’Associazione? …Basta chiederSI: ma che facciamo/non facciamo NOI?
Perché se spendessimo le NOSTRE energie per una frazione delle cose che siamo i grado di proporre a parole, saremmo una struttura formidabile: servendo (chi può), aiutando (chi è più vincolato), tifando (i più impegnati), volendosi bene (tutti).
Canapé (1) Lamb and coriander koftas, mint raita
(2) Sweet and sour slow cooked belly of pork
(3) Fresh breaded calamari, chilli dipping sauce
***
Starter
Inverurie smoked salmon, potato and crayfish salad with lemon dressing
Main
Classic Tournedo Rossini of beef fillet (cooked pink), chicken liver pate and spinach croute with Dauphinoise potatoes, heritage carrots and red wine sauce
Dessert
Dark chocolate and orange profiteroles
***
Vini
Bollicine: Prosecco Le Colture Brut
Red: Army Navy Club Claret, Sichel et Cie;
White: Pinot Grigio, La Tunella, colli orientali del Friuli
***
Costo: £75/persona*
*Al netto di sponsorizzazione GalaXia Club & Krescendo Ltd (costi sala e eventuale supplemento vini).
Per agevolare l’amministrazione, è gradito il versamento del costo della cena – per chi ha un c/c UK – entro Venerdì 5 Dicembre.
‘O tiempo, passa e vola comm’a niente
Sentimmo sidece anne dint’ ‘o core
Ma annanz’ ‘o tale e quale ‘sto signore
Tene ‘e capille jànche a ciento a ciento
‘E rrughe, ‘o male ‘e rine (stu fetente)
Nu poco tutto ‘o cuorpo è nu dulore,
Poi arriva ‘o ggiuramento e in poche ore
Da tutto ‘o munno a Napoli :”Presente!”
Abbracci, baci, ‘a ggente ca se chiamma
Che fine haje fatto, a ccasa tutto bbene?
Sapite ch’amma fa’ come programma?
‘O trucco è chisto: nun fa’ stutà ‘sta fiamma
Ca vive dint’ ‘o core ‘e ll’ex allievi:
“‘O Nunziatello nun s”a scorda ‘a Mamma!”
Eccoci qua, in abito scuro e cravatte sociali e non, all’Ambasciata Italiana a Londra!
Io ho messo la mia preferita, quella a fondo rosa ma con gli stessi motivi di quella “canonica”, commissionata dall’unico Patrizio Cappelli 73-76 nel 2009 per il mio corso, 197 “Grifo” 84-87, in occasione del nostro 25ennale e in concomitanza con l’entrata delle prime KAPS alla SMN. Altri si lamentavano di averla dimenticata nel cassetto o di averne una versione un po’ troppo “tozza”.
Dopo esserci ripresi dall’ingresso mozzafiato nello splendido palazzo che ospita l’Ambasciata (tavoli di marmo intarsiato, arazzi da paura, scalone con gradini in pietra “sospesi”, saloni come nei film) siamo stati accolti da una versione di lusso del mitico “abbuffet”. La destrezza, la capienza, il tempismo degli ex-Allievi di fronte alla versione culinaria del percorso hebert hanno evidenziato un tratto in comune tra tutte le Scuole Militari: la reazione primitiva agli istinti famelici…Sempre però con classe ed eleganza!
Dopo il dessert siamo riusciti a circondare l’Ambasciatore Pasquale Terracciano, napoletano, che ci ha dedicato alcuni minuti per scambiare presentazioni e qualche parola. Sunto: COMBATTERE GLI STEREOTIPI – “…Eccellenza, noi questo facciamo ogni giorno!” (immediatamente gli occhi rapaci da uomo latino venivano riposizionati sui marmi del pavimento e i pasticcini del buongustaio nascosti dietro la schiena).
Nell’insieme, una splendida serata dove la solennità dell’occasione (festa FF.AA. e Unità Nazionale) e lo splendore dei locali sono state bilanciate dall’allegria di stare insieme e conoscerci meglio, mescolando storie personali a racconti goliardici.
Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità e all’iniziativa dell’Addetto Militare EI Col.(para.) Stefano Mannino (HIP HIP…) a cui va il nostro sentito ringraziamento!
Lista dei partecipanti in ordine inverso di Anzianità:
Martiniani, Stefano 05-08 Teulié
Siciliano, Lorenzo 04-07 Teulié
Parrinello, Antonino 04-07 Teulié
Belloni, Umberto 98-01 Teulié
Flacco, Raffaele 93-96 Morosini
Forte, Alessandro 00-03 SMN
Selvaggio, Vincenzo 98-01 SMN
Pelliccia, Alessando 96-99 SMN
Bernardi, Mario 95-98 SMN
Simonelli, Gianluca 93-96 SMN
Albarosa, Gabriele 84-87 SMN
Lazio, Giorgio 77-80 Morosini
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