Riflessioni (semiserie) post Galaxia. Di Marco Cucurachi 84-87.
E’ stato bello, molto bello, dall’inizio alla fine, dalla nascita dell’idea alla concreta realizzazione.
Geniale l’intuizione di festeggiare il trentennale d’ingresso alla Nunziatella a Londra alla longitudine zero, presagio di un rinnovamento desiderato ed auspicato; fantastica la location, in questo veliero che ha affrontato mari in tempesta e avversita’ varie; eccezionale la partecipazione degli ex allievi ma soprattutto delle famiglie, delle mogli e dei figli, quasi in naturale continuazione con la nostra vissuta adolescenza; commovente la festa in se’, dal Pompa all’Addio, passando per la Disco, ballata come la ballavanmo trent’anni fa; ottima la cena, dal buffet (affrontato con l’ansia trasmessaci dai nostri istruttori ed ufficiali dell’epoca che ci imponevano di non sotare a lungo dinanzi al tavolo) alle pietanze delicatissime servite ai tavoli dal personale educato e professionale; superlativo lo zoccolo duro organizzativo, che a parte i dovuti e meritati onori, si e’ sobbarcato notevoli oneri; perfette le visite alla Citta’, effettuate a gruppi sparsi, culminate con incontri serali conviviali.
Rimarra’ tutto scritto nella nostra mente, i nostri ricordi si sono arricchiti di eventi straordinari, irripetibili, “ad imperitura memoria”.
Non potro’ mai dimenticare nulla di cio’ che abbiamo realizzato, ciascuno con la sua presenza e con la presenza di chi non ha potuto partecipare, ma la cosa piu’ GALATTICA in assoluto sono stati i cross effettuati dal Maestro Forlani, dotato di un sinistro morbido e vellutato, sul prato di Blackheath e, perdonatemi, l’azione che ha condotto la nostra squadra di calcio al pareggio: Giulio verticalizza sulla fascia per Cucurachi, che evita un paio di avversari (giovani, anzi giovanissimi) e la mette al centro forte e tesa per l’incornata ad incrociare di Cedola, che spiazza l’incolpevole ed inerme Celestino.
Affrontero’ il futuro con la consapevolezza di essere stato parte di un gruppo stellare. #galatticamentestellari
Le stelle di GalaXia Un doppio sonetto di Gabriele Albarosa 84-87
Il dio del tempo ha denunciato un furto
A Greenwich custodiva le lancette
Da sempre le teneva ben protette
Ma oggi qualche cosa è andato storto
Fu un gruppo d’Italiani a fare il torto
Avevan condiviso le stellette
Sapevan come metterlo alle strette
Il loro piano ardito è andato in porto
Ed ora con quest’arma micidiale
Con il passato e col futuro in mano
Sono tornati tutti adolescenti
Eccoli, sul veliero, sorridenti
A dare lustro a Napoli e Milano
Astri di una GalaXia eccezionale
…GalaXia! Festa, cerimonia e gioco
Per fare scherzi al tempo anche per poco
Per intonare insieme un canto roco
Alimentare ancora il nostro fuoco
Che se non soffi poi diventa fioco!
Nei tempi antichi cerimonie e gare
Erano spesso un rito per defunti
Con gioie e con lamenti i lor congiunti
Porgevano l’estremo salutare
Al pari noi vogliamo dedicare
Questo che è il più speciale degli eventi
A quelli che stasera sono assenti
Perché il Signore a sé volle chiamare
Valerio, sei con noi, nei nostri cuori
Giancarlo, Paolo …amici, celebriamo!
Voi nella notte su nel ciel, là fuori
Ad aumentar lo splendido ricamo
Del firmamento, nostri protettori,
Splendete mentre noi vi ricordiamo!!!
Splenda in particolar la vostra stella
Per quel cui circostanza è meno bella
Fischin le orecchie a Massimo Mendella
Chi pur colpito duro resti in sella:
Così ci preparò la Nunziatella!
E circondati da persone care
Non resta ormai che metterci a cantare
Per chi sarà ancora vivo e ha voglia di relax, di un ultimo momento in compagnia, di quattro calci a pallone:
APPUNTAMENTO “EASY” (SE NON PIOVE!!!) sul pratone davanti alla chiesa di “All Saints’ Blackheath” (e presso la casa di Gabriele Albarosa)… da mezzogiorno circa in poi.
A pochi metri dal prato e dalla Chiesa ci sono vari locali per mangiare e bar con panini e bibite d’asporto. Accorrete, se volete, quando volete.
Istruzioni per arrivare alla Chiesa di All Saints’ Blackheath NB: il servizio comincerà alle 17:00 in punto. Siate puntuali per favore.
– Da Greenwich con TAXI: recarsi alla stazione dei treni di Greenwich, da dove è tipicamente possibile saltare su un taxi. Chiedere di “All Saints’ Blackheath Church”. Il tragitto richiederà 5 minuti e costerà 5-7 sterline.
– Da Greenwich A PIEDI: attraverso il parco di Greenwich, salendo la collina verso l’osservatorio allontanandosi dal fiume, una volta giunti alla sommità, seguire la strada principale, che porta dritta verso l’uscita del parco sempre allontanandosi dal fiume. Da quella strada è visibile la spira della chiesa di Blackheath, a cui si arriva camminando altri 800m una volta usciti dal cancello del parco. Dalla stazione di Greenwich alla chiesa di Blackheath, ad andatura lenta, ci vogliono circa 30 minuti.
– Dal centro di Londra: Blackheath è raggiungibile con il treno (British Railways) da London Bridge (15′), Waterloo East (20′), Charing Cross (25′). Una volta arrivati alla Stazione di Blackheath, girare a sinistra sulla strada principale. Al bivio dopo circa 100m prendere a destra…dopo altri 150 metri c’è la chiesa.