da Gabriele Albarosa | Giu 6, 2014 | Estero |
Se il prossimo ex-Allievo che incontro ha pubblicato un libro… Eccheccavolo… tutti scrittori?
Oggi mi sono imbattuto in un altro ex-Allievo all’Estero che, invece che abbandonarsi alla noia nel dopo-lavoro, preferisce chinarsi sul banchino con penna e calamaio.
Alessandro Forte 00-03 è nato quando io entravo alla Nunziatella. Vive a Londra dal 2008 e lavora nella stessa banca in cui trascorsi i primi 10 anni della mia carriera tra Londra e New York, JP Morgan.
C’è voluto lo stato embrionale della sezione Estero per scovarlo e organizzare un incontro, ma vale sempre il detto “meglio tardi che mai”.
La tesi in Storia Economica di Alessandro, invece che finire nel solito archivio-cestino, è stata pubblicata nel 2012: un bel libro dal titolo “La Londra degli Italiani”. Lo aveva portato al nostro appuntamento, nel ristorantino Obikà di Canary Wharf, per regalarlo ad un’avvenente barista Siciliana… ma una volta accertatosi con disappunto della recente dipartita di lei… me lo ha gentilmente offerto.
Ben trovato, Alessandro. Nel prossimo futuro, regalaci qualche articolo su questo blog!
– La Londra degli Italiani su Amazon.it.
– Una recensione del libro
– Un profilo di Alessandro in Inglese dell'”Accademia Apulia”
…Che forte questo Forte!
da Vincenzo Selvaggio | Giu 2, 2014 | Estero |
Rudi Unterthiner 53-57, gentilissimo, ci ha mandato alcune foto della festa durata 3 giorni laddove la tribù locale dei We-Wai Kai hanno accolto sua moglie (appartenente alla tribù delle pianure, i Shoshone) nella loro e hanno innalzato un Totem (fabbricato da uno di loro) in suo onore di fronte casa sua che guarda verso il mare.
Ha tenuto a precisare che sua moglie è la bella signora che vedete alla sinistra dell’immagine in evidenza.
Per chi non avesse letto l’articolo su di lui di Gabriele Albarosa, eccovi il link.
Foto gallery dell’evento:
da Cono Giardullo | Giu 1, 2014 | Italia |
Le persone si muovono velocemente e altrettanto rapidamente cambiano lavoro, dimora e Paese. Le relazioni in essere continuano ad esistere affiancate dalla voglia di crearne di nuove, indipendente dalla distanza fisica. Questo è ancor più vero per gli Ex-Allievi della Scuola Militare Nunziatella, in quanto la solidità del legame non è consistente solo nello spazio e tra pari corso, ma anche nel tempo e tra le generazioni.
Nelle ultime settimane ho notato sempre più amici richiedere aiuto per la ricerca geografica di un legame affettivo che possa facilitare la soluzione di un ipotetico problema o curiosità personale. Allora mi sono attivato per “facilitare la vita” con la tecnologia, la quale può essere di grande aiuto se utilizzata in modo efficace. Nel tempo libero ho avviato lo sviluppo di un’applicazione web integrata con facebook. Dato il legame affettivo con la Nunziatella ho deciso di dedicare agli Ex-Allievi una sezione privata ad-hoc, fruibile ancor prima della fine dello sviluppo. Il successo e l’utilità del progetto sono strettamente legati alla diffusione dello stesso.
L’utilizzo dell’applicazione è vincolata alla membership in uno dei tre gruppi facebook gestiti da Ex-Allievi e largamente utilizzati: “ROSSO MANIERO”, “Ex Allievi Nunziatella”, “Ex Allievi NUNZIATELLA – sez. Estero”. La sicurezza dei dati nonché l’accesso da parte di Ex-Allievi dipende esclusivamente dall’attività degli
amministratori dei gruppi citati. L’aggiornamento dei dati di localizzazione dipende dalle informazioni già presenti su facebook e non è necessario l’inserimento manuale di alcunché. Per utilizzare l’applicazione è sufficiente accedere alla sezione “Ex-Allievi SMN” che appare nel menu principale solo dopo aver avuto accesso, e fatto il login tramite facebook, al seguente indirizzo: http://myfriends.svilupporeale.altervista.org
Ogni Ex-Allievo è invitato a fornire feedback riguardo l’usabilità dell’applicazione e suggerimenti per lo sviluppo.
Valerio Cestrone (’04-‘07)
da Gabriele Albarosa | Mag 30, 2014 | Estero |
Il miracolo del nostro sodalizio di ex-Allievi: una telefonata di venerdì pomeriggio. Io sono in ufficio a concludere una settimana impegnativa, Rudi invece chiama dalla sua isoletta in Canada per manifestarmi con calore il piacere nell’avere ricevuto notizie della nascente sezione Estero. Dice che prendere il telefono in mano è preferibile all’utilizzo del computer. Mi fa sentire partecipe del suo entusiasmo.
Rudi Unterthiner 53-57 parla con me, uno sconosciuto. Io, incredulo, so di parlare con un MITO. Forse il primo ex-Allievo-mito che ricordi: nell’86-87, quando ero ancora anziano, il chirurgo plastico affermato a Hollywood venne in visita alla Scuola. Si bisbigliavano su di lui storie curiose, un po’ improbabili, forse inventate. Come il fatto che fosse sposato con un’Indiana d’America e vivesse in una grande fattoria, che aveva girato il mondo e che era pure pilota!
Questo pomeriggio il mito ha telefonato. E al suo cappellone ha rivelato che l’improbabile era vero. Che è sposato con un’Indiana della tribù degli Shoshoni, che trascorre periodi nella sua isola canadese, ma non troppo a lungo per via dei tanti animali in fattoria a Santa Barbara. Che la sua passione per il volo nacque da studente universitario quando, per finanziare gli studi in America, spargeva anticrittogamici sui campi della California. E che ora, alla tenera età di … fatevi i conti! giornalmente va in libera uscita con il suo elicottero, i pattini raso-acqua a seguire balene e delfini sull’Oceano.
Il mito – a questo punto non sorprenderà – è anche scrittore. Se sapete l’inglese, potete godervi il suo libro di colore e spessore autobiografico: Faces, Souls, and Painted Crows.
Non vi basta? Eccolo in azione nel 1957: http://youtu.be/5dZyKKCCKrY
Buon fine-settimana! ET ALIBI COMITES.
da Cono Giardullo | Mag 30, 2014 | Estero |
Si potrebbe azzardare “in hoc signo vinces” o “ἐν τούτῳ νίκα“,
ma vi siete mai chiesti quando due generazioni di Ex-Allievi si sfidano artisticamente a singolar tenzone cosa succede?
Il merito del nostro logo è opera
dell’illuminato anziano Annunziato Seminara (’60 – ’64) e del giovane reporter di razza Giuseppe di Luccia (’02-’05)
a loro spetta svelarci il significato di tale logo che ci accompagnerà nelle nostre avventure.
Nunzio : Il logo è la sintesi, grafica e/o di parole, che descrive il contenuto di una rappresentanza: società, Istituzione, impresa, etc. sintesi che, quando è grafica, deve essere espressa chiara e comprensibile a tutte le dimensioni, come nel nostro caso che può e deve essere riprodotta in ogni formato. Il Globo terrestre è disegnato con pochissimi paralleli e meridiani, il Rosso Maniero è geometricamente inserito in figura piana ma aperto per vezzo grafico che però ribadisce l’apertura della Scuola a contributi “esteri” e nello stesso tempo è “richiamo” verso il “ritorno da Mammà”.
Giuseppe: Il logo rappresenta in maniera chiara ed efficace quello che si propone di essere la Sezione Estero dell’Associazione, ovvero l’affermazione di un punto fermo per gli Ex-Allievi oltre confine in un mondo in continua evoluzione. L’immagine del globo trasmette un senso di apertura e innovazione rispetto al quale il Rosso Maniero si pone (o meglio si sovrappone) come sicuro punto di riferimento legato ai tradizionali valori che si ritrovano nei contorni della scuola.
A noi non resta altro che aggiungere: Grazie a entrambi!
da Francesco di Castri | Mag 27, 2014 | Italia |
Che bello! Finalmente anche coloro,
quelli che ci han lasciati e son partiti
per altri lidi, meritando alloro,
adesso hanno sezione, motto e siti!
Cono, Vincenzo e Gab (non solo loro),
ci aggiornano con post ben assortiti
il blog, e la lor tesi ‘sì avvaloro
saremo, siam, siam stati sempre arditi!
Lontan da loro, sol fisicamente
scrivo ‘sta mia seduto sui calcagni
e nei ricordi perdo la mia mente.
Rimembro le pompate dentro i bagni
e tutto ciò che a noi fu ‘sì afferente
così SEPPUR ALTROVE, siam COMPAGNI!!!
da Gabriele Albarosa | Mag 27, 2014 | Estero |
Rimbalzo un interessante studio che un giovane imprenditore ex-Allievo Teulie’, Gianluigi Ballarani, ha recentemente condiviso. Lo studio, condotto da pwc, considera Londra al primo posto tra le capitali della Finanza, Commercio e Cultura. A seguire New York e Singapore.
Buona lettura! http://www.pwc.com/us/en/cities-of-opportunity/index.jhtml
da Gianluca Trezza | Mag 26, 2014 | Estero |
A leggere il titolo uno pensa subito al sequel di Toto’ d’Arabia o a un riarrangiamento di Caravan petrol dell’indimenticabile Carosone (ricordate vero? “… quant si’ bell’ a cavall a stu cammell..“). E invece no, gli ex allievi di Napoli in Arabia (piu’ precisamente negli Emirati Arabi Uniti, fra Abu Dhabi e Dubai) ci sono arrivati sul serio e costituiscono un gruppetto relativamente nutrito (almeno 4 quelli stabilmente residenti e “censiti”, vari altri quelli che frequentano regolarmente e assiduamente gli UAE per interessi professionali o personali ed infine qualche imboscato, che non manca mai).
Per elencarli non si puo’ che iniziare dal nostro Ambasciatore, Giorgio Starace (73/77), che si prende cura ed anima la comunita’ italiana con piglio e pazienza da “Caposcelto”, facendoci sentire tutti un po’ piu’ a casa. Seguono poi in rigoroso ordine di anzianita’ Maurizio Balestrieri (74/78) e Alberto Nencha (77/80), che negli Emirati hanno portato, fra le altre cose, l’ottimo cibo italiano (chissa’ che le tante pizze consumate fra i Quartieri Spagnoli e il Vomero non li abbiano ispirati) ed infine Eugenio Santagata ed il sottoscritto Gianluca Trezza (entrambi 89/92) a rappresentare l’Industria italiana della Difesa dopo qualche anno speso in Italia con le stellette.
Ma cos’e’ che ci ha portato e ci trattiene, insieme ad altri 5000 connazionali, in un Paese che non e’ proprio dietro l’angolo sia geograficamente che culturalmente rispetto all’Italia? Ovviamente ognuno ha la sua storia e le sue motivazioni, quindi qui provero’ a raccontarvi cosa IO amo di questo Paese e perche’ i 7 anni trascorsi in UAE sono stati uno dei periodi piu’ intensi e formativi della mia vita (oltre al triennio napoletano s’intende!).
Innzitutto la “diversity“, l’estrema varieta’ che contraddistingue ogni aspetto della vita del Paese: dei circa 5 milioni che abitano gli Emirati, i locali rappresentano a mala pena un quinto. Gli altri siamo “noi”, gli expats, lavoratori piu’ o meno provvisori che portano qui, oltre alle loro professionalita’ e conoscenze (o alla peggio un paio di braccia da lavoro, come molti workers provenienti dal Subcontinente), anche le loro culture, abitudini, cibi, religioni. Cosi’ si genera un vero e proprio melting pot: una citta’ grande come un quartiere di Roma o Milano dove coesistono pacificamente e cooperano efficacemente TUTTE le nazionalita’ del mondo. Un posto dove, per dire, a qualsiasi attivita’ si prenda parte, sia essa ludica o lavorativa, ci si confronta SEMPRE con il diverso e la prima domanda con cui si rompe il ghiaccio e’ sempre la stessa” “where are you from?“. C’e’ un’immagine nella mia mente che rappresenta meglio di ogni altra questo concetto: e’ l’open space della banca dove ho il mio conto corrente. Qui seduti a scrivanie contigue vedi il local con il suo candoora bianco che dicute con il collega europeo in grisaglia; piu’ in la’ la contabile nordamericana fasciata in tallier al ginocchio che fa una pausa alla macchinetta del caffe’ con la collega emiratina in abbaya nera e quella indiana nel suo coloratissimo sari. Tutto questo e’ reso possibile da una cultura dell’ospitalita’ e della tolleranza declinate in chiave smart e pragmatica (fino a quando sei utile a questo Paese, non importa da dove vieni, di che colore hai la pelle o quale Dio adori, sei il benvenuto!) che hanno fatto di Dubai e Abu Dhabi due capitali globali della nostra epoca.
Se la diversity ti colpisce fin dai primi giorni di permanenza negli Emirati, un altra caratteristica che amo di questo Paese richiede piu’ tempo per essere apprezzata e metabolizzata: la sicurezza, che qui cessa di essere soltanto una condizione sociale (assenza del fenomeno criminale) e diventa piuttosto un abito mentale che si traduce in una costante fiducia nel prossimo. Come accadeva fino a qualche anno fa in qualche nostro paesino di provincia, ad Abu Dhabi puoi lasciare la porta di casa aperta se aspetti qualcuno, la macchina accesa se devi scendere a comprare qualcosa al volo, i bambini a scorazzare in strada fino a tardi e via andando in un crescendo di LIBERTA’ che in Occidente abbiamo dovuto dimenticare, barattate con un po’ di protezione in piu’. Bhe’, il senso di leggerezza che cio’ conferisce alla vita di tutti i giorni e’ indescrivibile e per quanto mi riguarda vale da solo la scelta di essere venuto a vivere qui con mia moglie!
Infine – last but not least – la leadership, senza la quale tutto cio’ di cui ho parlato finora probabilmente non ci sarebbe. E’ la vera ricchezza degli Emirati, la vera benedizione di cui godono dal 1971, anno della Fondazione. Gli Emiratini non eleggono i propri leaders, che si succedono in via dinastica nell’ambito delle famiglie aristocratiche che da secoli guidano le tribu’ che popolano questo angolo della Penisola Arabica. Eppure la sorte li ha ha finora favoriti, regalandogli capi capaci, visionari e generosi, a partire dal Padre della Patria Sheick Zayed bin Sultan Al Nahyan di cui i figli Khalifa e Mohamed ancora oggi seguono l’impostazione illuminata e liberale. Senza di loro le riserve petrolifere, probabilmente, sarebbero state fonte di conflitto e tenzione e non piuttosto il motore di una economia che si diversifica e di un Paese che si modernizza a ritmi per noi inimmaginabili.
Tutto questo mi porta finalmente al consiglio dell’Anziano al Cappellone: cari ex-allievi neo laureati o neo dottorati, che vi trovate nella posizione di dover decidere come e dove iniziare il vostro percorso lavorativo: prendete in considerazione gli Emirati Arabi come punto di partenza per uno stage o un primo impiego: verrete sopresi da quanto questo Paese ha da offrirvi in termini di crescita professionale e personale (e tranquilli, non lo dico ad alta voce perche’ sono sposato e ormai fuori range …. ma ci si diverte anche un casino, soprattutto a Dubai..)
Non mi resta che chiudere con l’ovvio: semmai passaste da queste parti…fate un fischio!
Gianluca Trezza (89/92)
da Cono Giardullo | Mag 25, 2014 | Estero |
Personaggi:
Antonio Stango (‘73-‘76) – AS
Renato Benintendi (‘73-‘76) – RB
Gabriele Albarosa (‘84-‘87) – GA
Claudio Palermo (‘97-‘00) – CP
Cono Giardullo (‘02-‘05) – CG
Coro degli Ex-Allievi sparsi per il mondo
Scena:
Gli Ex-Allievi sparsi per il mondo, dopo anni naufraghi e disgiunti, cominciano a riunirsi sotto l’egida di nuove tecnologie, quali Facebook, Twitter e Whatsapp. Ed è proprio grazie a quest’ultimo foro che nel trambusto dei messaggi digitati, qualcuno rimembra le antiche usanze del motto latino, di classe o di corso. Gabriele, in una sonnolente domenica di maggio, solletica gli arguti latinisti nunziatellici.
GA
Signori, qua s’ha da creare un motto, non possiamo presentarci a Napoli senza un degno dittico che ci rappresenti. Che ne dite di Non Alibi?
(RB celebre latinista nunziatellico, e CG e CP appartenenti alle più giovani e classicamente meno colte generazioni entrano) (altro…)
da Gabriele Albarosa | Mag 24, 2014 | Estero |
Per chi lavora nel settore imprenditoriale UK… ho recentemente incontrato Shalini Kemka, la giovane CEO di E2Exchange. Shalini sta organizzando un evento il 5 Giugno al Four Seasons Hotel, Park Lane, London, al quale andrò. Il costo di partecipazione è circa £50 e ho pensato potesse interessare ad altri della nostra comunità. Dettagli qui sotto (prenotazioni via link segnalato al fondo).
Silicon Britain: The Rise of Technology and Entrepreneurship in the UK, at the E2Exchange National Reception on 5th June.
British serial entrepreneurs and two of E2Exchange’s founding Board Directors; Luke Johnson and Brent Hoberman will be joining Silicon Valley pioneers Keith Krach, Co-founder of Ariba Inc and Chairman of Docusign and Renaud Visage, Co-founder, Eventbrite to give us their views on how Britain is following the US’s lead in supporting the growth of SMEs and explore what else needs to be done to accelerate UK’s rate of SME growth. We wish to encourage innovation, support early stage investment and reduce the investment gap in the UK.
The Speakers:
Brent Hoberman is a shining success in the entrepreneurial world:
• Co-founder of Lastminute.com and was CEO from its inception where it was sold for $1.1bn.
• Non-executive board member of Guardian Media Group, TalkTalk and Shazam and the founder of Founders Forum in 2005.
Luke Johnson is Chairman of Risk Capital Partners, serial entrepreneur, author, columnist and Special Advisor to E2E:
• Majority-owner of Patisserie Valerie. It has just been announced that Patiserie Valerie will be floated on the London stock market with a plan to raise £33m
• He is the former Chairman of Channel 4 Television, columnist for the FT and is the man behind Pizza Express’ success.
• Luke is also a non-exec board director for Metro Bank Plc.
Keith Krach -“Addicted to the adrenalin rush of building and selling companies” Keith has founded and sold numerous companies including:
• Rasna Corporation sold for $500 million.
• Ariba Inc he IPO’d at $34 billion market capitalization.
• Keith is now Chairman of the electronic signature specialist Docusign.
Renaud Visage -Co-Founder & Chief Technology Officer of Eventbrite.
• With a focus on strategy and growth for the company that has processed more than $2 billion in gross ticket sales for organisers in 183 countries.
• Eventbrite recent raise $200m in investment (in America).
The Details:
Date: Thursday, June 5, 2014
Time: 18.30 (Champagne Reception and Canapés) – 22.00 (Carriages)
Venue: Four Seasons Hotel, Park Lane, London (Revised location from The Royal Academy of Arts)
Please extend the invitation to any entrepreneurs you feel would benefit from the reception and join our community. I’d be grateful if you could ask them to book their ticket here:
http://www.eventbrite.co.uk/e/e2e-national-reception-with-serial-entrepreneurs-luke-johnson-brent-hoberman-and-keith-krach-ceo-of-tickets-10414448897?aff=eorg
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